Menu

Pungitopo, agrifoglio e vischio: tre piante per un Natale fortunato! In evidenza

Pungitopo, agrifoglio e vischio: tre piante per un Natale fortunato!

Pungitopo, agrifoglio e vischio: tre piante per un Natale fortunato!Natale è periodo di auguri, regali e piccoli pensieri auspicio di buona fortuna. Arrivare impreparati ad una delle feste più sentite dell’anno potrebbe rivelarsi un errore imperdonabile, una svista che – quasi inevitabilmente – costringe a lunghe file alle casse, nei negozi, dai fiorai.
Per godere serenamente del clima di festeggiamenti o per decorare la nostra casa rallegrandola con i colori del rosso e del verde, ecco una guida facile facile per la scelta delle tre piante fortunate del nostro Natale:


PUNGITOPO

Il Ruscus Aculeatus, meglio conosciuto come “Pungitopo”, è un arbusto sempreverde che al posto delle foglie presenta dei cladodi, degli steli modificati; sono proprio queste foglie puntute che generano la fioritura primaverile e che, in inverno, fanno posto alle caratteristiche bacche rosse benaugurali.


AGRIFOGLIO

Il vero nome dell’Agrifoglio è Ilex Aequifolium, ma presenta diverse varianti più popolari come “alloro spinoso” e “pungitopo maggiore”. È una sempreverde coltivata come pianta ornamentale, ma in condizioni di crescita spontanea riesce a raggiungere anche i dieci metri d’altezza, assumendo le sembianze di un piccolo albero. Il verde delle sue foglie lucide e spinose, unito alle bacche rosse presenti sugli esemplari femminili, ne fa la pianta natalizia per eccellenza. Simboleggia la fortuna ed è proprio per questo che si presta ad essere il regalo ideale per le nostre festività e il grande protagonista di composizioni e centrotavola.


VISCHIO

Il vischio (viscum album) è una pianta cespugliosa priva di radici proprie, che si sviluppa a ridosso di altri alberi come querce, meli, pioppi e pini. Le sue piccole foglie arrotondate crescono in coppie opposte, mentre, con l’autunno, i fiori bianchi o verdi lasciano il posto alle bacche bianche o gialle. La sua propagazione avviene grazie agli uccelli che se ne nutrono intingendo il becco nella sostanza vischiosa che ne ricopre i frutti; il seme ed il suo involucro appiccicoso aderiscono poi ad un nuovo ramo o tronco quando il volatile proverà a ripulirsi strofinandosi sulla corteccia. Anche il vischio è simbolo di prosperità ed è per questo che, con il nuovo anno, è buona usanza scambiarsi un bacio tenendone un ramoscello sospeso sopra le proprie teste.
Tutte e tre queste specie sono protette da una normativa internazionale che ne vieta la raccolta non autorizzata. Se vi capita di vederne un ramoscello allo stato selvatico, il miglior augurio è quello di lasciarlo attaccato alla sua pianta per permettergli di continuare a crescere e riprodursi, preferendo invece quelli coltivati dai vivaisti.