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Articoli filtrati per data: Ottobre 2014

I segreti della Tillandsia: il garofano d’aria

La tillandsia è un genere appartenente alla famiglia delle Bromeliaceae del Centro America.
Esistono oltre 500 specie, tutte accomunate dall’assenza di radici sotterranee. La loro particolarità, infatti, consiste nell’assorbire il nutrimento dall’umidità dell’aria.

Il loro habitat naturale, si trova spesso tra le cime degli alberi o sulle rocce, ma – nelle aree dove la loro diffusione è molto ampia - è possibile trovarle anche sui pali elettrici e sulle antenne.


Come si nutrono?

La Tillandsia cattura l’umidità dell'aria grazie ai tricomi, le apposite strutture presenti sull'epidermide che conferiscono alla pianta l'aspetto tipicamente vellutato. Grazie ad essi, assieme all'umidità, viene catturato anche il pulviscolo atmosferico che contiene agenti inquinanti. Questa proprietà ha permesso di eseguire numerosi studi per il possibile utilizzo di queste piante come biorivelatori di inquinanti atmosferici.


Temperatura ed esposizione

Si tratta di una pianta che non richiede particolari cure e che si adatta facilmente ad ogni ambiente. La temperatura del luogo in cui si trova non deve mai scendere sotto i 15 °C e bisogna evitare i raggi diretti del sole, optando per una delicata penombra.

Le tillansie preferiscono una vita all’aria aperta, ma si adattano facilmente a stare in casa purché abbiano abbastanza luce e una buona ventilazione.
Tuttavia, ricorda: quando la Tillandsia gode di buona salute è meglio evitare qualunque spostamento perché un nuovo processo di adattamento potrebbe non andare a buon fine.


Annaffiatura

Le specie tenute all'aperto ricevono l'acqua da pioggia e rugiada per cui, nei periodi con precipitazioni abbondanti, non hanno bisogno di cure specifiche. In alternativa è necessario bagnarle spruzzando le foglie con acqua con un pH che sia il più neutro possibile. Se possibile, evita l’utilizzo di acqua del rubinetto perché il calcare, una volta depositato sulle foglie, potrebbe danneggiare i tricomi.
Evita a tutti i costi la sovrabbondanza e il ristagno d’acqua. La tillandsia ha bisogno di un’annaffiatura più abbondante in primavera e in estate, mentre va molto limitata in autunno e inverno. A questo va aggiunto che, se la luce è poca, il bisogno di acqua è ancora minore.
Da ottobre ad aprile è necessario diradare le nebulizzazioni a una volta ogni 15 giorni, evitando di bagnare il centro delle rosette. Le piante di foglie filiformi vanno vaporizzate più spesso di quelle con foglie carnose, mentre le piante fiorite richiedono maggior quantità di acqua.


Concimazione

All’interno del loto habitat naturale, le tillandsie ricevono l'apporto nutritivo essenziale per la loro crescita. Tuttavia, se allontanate dal luogo d’origine, possono dover sopperire ad alcune mancanze con l’aiuto di fertilizzanti composti in parti uguali di azoto, fosforo e potassio in parti uguali (un grammo da diluire in un litro d'acqua), da vaporizzare sulle piante due volte al mese in primavera/estate e una in inverno.


Parassiti

Le Tillandsie hanno una buona resistenza alle malattie, ma sono spesso oggetto di attacchi da parte di afidi e cocciniglie.
Foglie increspate o ingiallite, boccioli che seccano, depositi biancastri sulla pianta, sono campanelli d'allarme che vanno contrastati con prodotti efficaci e specifici da richiedere presso il vivaista di fiducia.

 

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La Grevillea e le sue Scintille di Colore

Il genere Grevillea è un sempreverde appartiene alla famiglia delle Proteaceae, originario della Nuova Zelanda e dell’Australia.

È una pianta dal portamento arbustivo e arboreo. Nonostante la maggior parte delle specie tenda a rimanere di piccole dimensioni, esistono casi un cui questa pianta può raggiungere anche la conformazione di un vero e proprio albero.

Clima

La Grevillea non richiede cure particolari. Per crescere sana e rigogliosa è sufficiente clima mite, con temperature primaverili/estive intorno ai 19° C, mentre quelle invernali non devono mai scendere sotto i 7° C.

Annaffiatura

Nel periodo primaverile-estivo va annaffiata in maniera abbondante, lasciando asciugare il terreno in superficie tra un’annaffiatura e l’altra. Se le temperature diventano troppo elevate potrebbe essere necessario nebulizzare la chioma. In autunno e in inverno va annaffiata quanto basta per non far seccare il terreno.

Rinvaso e Terreno

Ogni anno, ad inizio primavera, la Grevillea va rinvasata utilizzando un terreno leggero e non calcareo, formato da terriccio da giardino, torba e sabbia grossolana che favorisce il drenaggio dell’acqua d’annaffiatura in eccesso.

Concimazione

Per tutta la primavera/estate, la pianta va concimata ogni due settimane, diluendo del concime liquido nell’acqua d’irrigazione. Il concime scelto, oltre ad avere i macroelementi quali azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) dovrebbe presentare anche microelementi quali il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo). Il fosforo, invece, dev’essere presente in quantità minima.

Potatura

Durante la stagione primaverile, dopo il rinvaso, la Grevillea va potata prima della ripresa vegetativa. In questo modo viene regolata sia la crescita sia la forma della pianta, favorendo la ramificazione.

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Fiore d’Anthurium, simbolo d’amore e amicizia

L’Anthurium – comunemente detto Anturio - è una pianta appartenente alla famiglia delle Araceae, originaria delle zone tropicali del Sud America. Proprio a causa della sua provenienza, necessita di ambienti molto umidi e con temperature elevate. Non gradisce gli sbalzi di temperatura ed è molto importante che quest’ultima non scenda mai sotto i 15° C.

La sua sistemazione ideale è in penombra e al riparo da possibili correnti d'aria. Nonostante la fioritura avvenga solitamente una sola volta l'anno, nel periodo estivo, delle condizioni ottimali possono permetterle di fiorire tutto l'anno.


Terreno e rinvaso

L’anturio ha bisogno di un substrato grossolano, ricco di sostanza organica e con un pH tra 5 e 6.
Il rinvaso dovrebbe avvenire ogni due anni, utilizzando un terreno composto per 3 parti da torba, 1 di sfagno tritato e dei pezzi di carbone misto a legno.


Annaffiatura

Il terreno non deve mai rimanere asciutto. Adoperando un sottovaso con della ghiaia, consentirai alla pianta di mantenere le radici lontane dal contatto diretto con l’acqua. In questo modo otterrai un ambiente umido senza il rischio di far martire le radici.

Nei mesi di caldo intenso, è buona abitudine nebulizzare la pianta mattina e sera.
Pulisci periodicamente le foglie dalla polvere con l’aiuto di uno straccio morbido leggermente inumidito.


Concimazione

Il concime liquido scelto dovrà essere ricco di azoto, fosforo e potassio, magnesio, ferro, manganese, rame, zinco, boro e molibdeno. Adoperalo da aprile fino a settembre ogni due settimane.


Malattie e Parassiti

Se le foglie ingialliscono fino ad appassire, la motivazione può essere individuata nelle correnti d’aria o da un’annaffiatura errata. Quando invece i fiori non sbocciano è possibile che la concimazione non sia sufficientemente ricca.

Le macchie farinose sulla pagina inferiore delle foglie, possono essere indicatori di un attacco da parte della cocciniglia. Rimuovetela con un batuffolo di cotone imbevuto d’alcool.

Gli afidi o “pidocchi” sono dei piccoli afidi da eliminare con un antiparassitario specifico. In questo caso, chiedi prima consiglio al tuo vivaista.


Significato

Grazie alla loro forma che sembra voler ricordare un cuore, i fiori della pianta di Anthurium le hanno permesso di diventare simbolo di amore e amicizia, rappresentando il regalo ideale per una persona a noi cara.

 

 

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Kalanchoe Calandiva: succulenta bellezza

La Kalanchoe Calandiva o, semplicemente, Calandiva, è una succulenta dal portamento eretto, e foglie carnose dal margine dentato.

La sua massima altezza arriva fino a circa 30 cm in vaso e 50 cm in piena terra.

La fioritura spontanea avviene in primavera, periodo durante il quale produce fiori di colore rosso vivo. In alcuni casi, la fioritura viene forzata per raggiungere il suo picco massimo a Natale.

Durante tutta la primavera-estate, almeno ogni tre settimane, è necessario aggiungere un fertilizzante liquido per succulente all’acqua d’annaffiatura. Proprio nell’arco dei mesi più caldi, bisogna annaffiare abbondantemente, dando al substrato il tempo di asciugarsi.

Tra l’autunno e l’inverno, la Calandiva ha bisogno di una composta di terra leggermente umida. Il terriccio va fatto asciugare molto bene tra un’annaffiatura e l’altra, dato che questa pianta teme particolarmente gli eccessi d’acqua, mentre sopporta molto bene la siccità.

Potatura? Sì, ma limitata solo agli steli sfioriti, da tagliare al di sopra del primo paio di foglie.

La temperatura dell’ambiente in cui si trova non deve mai scendere sotto i 10°. Tuttavia, la presenza di un clima caldo e secco può portare a frequenti attacchi da parte della cocciniglia; in questo caso va adoperato un prodotto specifico da richiedere presso il tuo vivaio di fiducia.

Ogni due anni, generalmente, il vaso che la contiene inizia a diventare troppo piccolo; è questo il momento di effettuare il rinvaso, con un terriccio da giardino, terra di foglie, torba e sabbia grossa.

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Ph. wikimedia

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