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Articoli filtrati per data: Maggio 2025

Ricetta dei biscotti al pan di zenzero

Lo zenzero è una spezia dalle proprietà digestive, antinfiammatorie e antiossidanti. Nonostante le sue origini orientali, negli ultimi anni si è affermato in occidente come ingrediente essenziale nella preparazione di dolci e pietanze natalizie.
Tra la varietà di ricette tipiche delle festività invernali, i biscotti in pan di zenzero a forma di omino sono quelli più apprezzati da grandi e piccini e si prestano ad essere assaporati con cioccolate calde e thè durante i pomeriggi e le serate con i nostri cari.

Vediamo insieme come prepararli!


INGREDIENTI PER 30 BISCOTTI
- 350 gr. di farina 00
- 160 gr. di zucchero
- 150 gr. di burro
- 1 uovo
- Un pizzico di sale
- 150 gr. di miele
- 2 cucchiaini di cannella
- ¼ di cucchiaino di noce moscata
- 2 cucchiaini di zenzero in polvere
- ½ cucchiaino di chiodi di garofano
- ½ cucchiaino di bicarbonato


INGREDIENTI PER LA GLASSA
- Colorante alimentare
- 150 gr. di zucchero a velo
- 1 albume


PREPARAZIONE
Setaccia zucchero e farina all’interno del mixer, poi aggiungi il bicarbonato e le spezie. Taglia il burro a tocchetti e uniscilo agli altri ingredienti insieme al miele.
Aziona il mixer a velocità media e prosegui unendo l’uovo fino ad ottenere un composto denso. Forma un panetto e con l’aiuto della pellicola trasparente metti tutto in frigo per 2 ore, prima di stenderlo con il mattarello fino ad ottenere una sfoglia dallo spessore massimo di 5 mm.

Aiutati con le formine per ottenere le sagome desiderate da sistemare su una teglia precedentemente coperta con carta forno. Cuoci a 180° per una decina di minuti, fino ad una leggera doratura.

Sfrutta i tempi della cottura per preparare la glassa colorata montando a neve l’albume e incorporando man mano lo zucchero a velo (continuando a sbattere). Unisci la glassa e il colorante alimentare all’interno di diverse ciotole, versala all’interno di una tasca da pasticcere con una bocchetta liscia e stretta e decora a piacimento!

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Princettia: la stella di Natale color fuchsia

Siamo soliti immaginare la stella di Natale in tutto lo splendore delle brattee rosso intenso, ma alcuni non sanno che ne esiste una variante ibrida color fuchsia o rosa che si presenta come la versione più eccentrica e originale di questa specie e che prende il nome di Princettia.

La sua origina risale ad appena due anni fa, quando l’ibridatore giapponese Suntory riuscì a dar vita ai primi esemplari. Nonostante il suo colore poco ortodosso, ha subito riscosso un buon successo grazie proprio alla novità di questa singolare colorazione che varia nella diverse sfumature di rosa: “Soft Pink”, “Dark Pink”, “Hot Pink” e “Pink”.
Diversamente dalla tradizionale stella di Natale, la Princettia si caratterizza per avere una crescita molto più compatta, con un’altezza di circa 20-25 centimetri.

La sua coltivazione può può avvenire a temperature più basse, con un range ideale tra i 17 e i 20°C, ma è in grado di vivere anche all’aperto a temperature di 5-10°.

È il regalo perfetto per chi ama stupire, dando un tocco di colore alla tradizione natalizia.

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Abete Normandiana: l’albero di Natale

L’Abies Nordmandiana, conosciuta anche come Abete del Caucaso, è nota ai più per essere l’albero che allieta e riscalda l’atmosfera delle nostre case durante il periodo natalizio.

Originaria del Caucaso, dell’Anatolia settentrionale e dell’Armenia, questa specie raggiunge le sue condizioni ottimali a circa 25 metri di altezza.

La sua chioma piramidale, svasata alla base, è ormai un simbolo delle festività invernali. Le foglie sono aghiformi e coriacee, con una lunghezza di massimo 3 cm e dal colore verde scuro e lucido.

Questa tipologia di abete preferisce un clima temperato-freddo e un terreno moderatamente calcareo, fresco e ricco, nonostante riesca ad adattarsi molto bene a terreni poveri.

La sua resistenza al freddo consente di coltivarla in giardino per tutto l’anno, soprattutto perché si tratta di una pianta che ama molto la luce diretta ed ha quindi bisogno di una buona esposizione per almeno alcune ore al giorno.

La concimazione deve avvenire verso la fine del periodo invernale ed ancora a fine estate, con concime organico o granulare a lenta cessione.

L’abete normandiana va innaffiata regolarmente, con particolare attenzione ai mesi caldi, evitando di lasciare asciugare il terreno per periodi troppo lunghi. Dutante l’autunno/inverno è però possibile provvedere all’irrigazione solo nei giorni più caldi.

In primavera, potrebbe rivelarsi utile un trattamento preventivo contro le malattie fungine, intervenendo prima del periodo di sviluppo delle gemme.

 

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Come realizzare una Ghirlanda natalizia?

La ghirlanda natalizia è una tradizione importata direttamente dagli USA, ma che ha presto spopolato anche in Europa e nella nostra bella e verde Italia. Ne esistono di tutti i materiali e colori, ma sono pochissime quelle che rinunciano alla caratteristica forma circolare. La scelta è davvero ardua perché si è soliti appendere la ghirlanda proprio fuori dalla propria porta ed è il primo richiamo natalizio che viene mostrato agli occhi dei nostri ospiti al momento dell’ingresso in casa.

Perché non realizzarne una con il nostro stile?

Materiale necessario:

- Fil di ferro
- Base in legno o struttura in polistirolo
- Rami d’abete veri o artificiali
- Colla a caldo
- Nastro
- Decorazioni
- Pinze
- Forbici


La scelta di una ghirlanda self-made è sicuramente quella più creativa e che meglio si presta ad essere personalizzata.
Esistono diverse possibilità per la realizzazione della base, ma se la manualità non è il vostro forte, potreste utilizzare una base pronta in polistirolo o sfruttare la facilità di impiego del fil di ferro per creare degli intrecci facilmente modellabili e al tempo stesso capaci di fornire stabilità e sostegno alla sovrastruttura con le decorazioni.
Se invece avete già dimestichezza con la colla a caldo, potete fissare dei fili di paglia alla vostra struttura metallica, aggiungendo qualche foglia di alloro o cedro.
Utilizzate i fili in modo da formare un intreccio all’interno del quale inserire i rametti di abete e sfruttate il nastro in raso per fermare il lavoro realizzato fino ad ora, poi aggiungete le decorazioni con l’utilizzo di piccole spille, fili o qualche goccia di colla.
In commercio esiste una moltitudine di spray dorati e argentati che fungono da collante e che, se spuzzati su foglie e rami, possono fornire una valida soluzione che permetterà alla vostra creazione di resistere durante tutto il periodo delle festività.
Lasciate correre la vostra fantasia aggiungendo pigne, lustrini e ogni tipo di decorazione che meglio si adatta al design della casa o al vostro stile personale.


Siete riusciti a portare a termine la vostra creazione?
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Da noi è già Natale!

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Stella di Natale: simbolo d'amore e purezza

L’Euphorbia Pulcherrima è conosciuta dai più come “Stella di Natale” ed è uno dei regali più apprezzati per portare un tocco di colore nelle case di amici e parenti.

Nonostante raggiunga il suo massimo splendore proprio nei mesi più freddi, la Stella di Natale è una pianta selvatica tropicale, originaria del Messico. Il suo sviluppo può raggiungere fino a 4 metri di altezza e la sua fioritura avviene generalmente nei mesi di marzo e aprile o può essere anticipata tenendola parzialmente al buio per diverse ore del giorno.

La ragione per cui questa pianta tropicale ha ottenuto una così grande diffusione in periodo natalizio, è da ricercare nella scelta dei missionari spagnoli che la ribattezzarono con il nome di “stella di natale” grazie al raggiungimento del suo picco massimo di rigogliosità intorno al 24 dicembre.

Per noi è uno dei simboli più significativi del natale, ma per darle la possibilità di crescere ha bisogno di cure costanti tutto l’anno.

Già dai primi giorni di gennaio è necessario posizionare la pianta in ambienti luminosi, ma lontano dalla luce diretta del sole. La temperatura ideale non deve mai scendere sotto i 16°.

Verso il mese di maggio, la vostra pianta dovrebbe finalmente iniziare a crescere e dovrà quinti essere rinvasata. Il diametro del nuovo vaso richiede 6-8 cm in più rispetto al precedente e la composizione ideale del suo terriccio dovrà essere composta per il 50% da torba bruna, il 30% da terriccio di foglie di bosco, il 10% da terra argillosa e un altro 10% da argilla espansa macinata.

L’annaffiatura dev’essere sempre moderata per lasciare asciugare la superficie del terreno. La stella di natale è una pianta che ha bisogno di un clima umido, privo di sbalzi di temperatura e al riparo da correnti di aria fredda.

Nei mesi estivi, i fertilizzanti liquidi sono indispensabili per consentirle raggiungere l’inverno in buone condizioni. In questo periodo è possibile spostarla all’esterno fino al mese di ottobre, poi dovrà essere messa al riparo dalla luce, meglio se in un ambiente totalmente buio.

Seguendo attentamente ognuna di queste indicazioni, potrete festeggiare nuovamente il natale in compagnia della vostra Stella che sarà ancora più colorata e rigogliosa dell’anno precedente.

 

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Ciclamino: cinque petali per colorare l’inverno

Il Ciclamino Persicum appartiene alla categoria delle piante da appartamento ed è l’esemplare più diffuso della specie delle primulaceae. È originario dell’Asia Minore e vanta diverse varietà che si differenziano tra loro per forma, grandezza delle foglie e dei fiori, numero di petali e tempistiche di fioritura.

La caratteristica che lo distingue dagli altri fiori è la particolare forma dei suoi petali che sono cinque e con una leggera curva all’indietro. Il suo bulbo ha la forma di un tubero appiattito e le foglie carnose presentano una singolarissima picchiettatura argentata più o meno intensa.

Luce ed esposizione: una pianta che non teme il freddo!

Un’altra particolarità del ciclamino è quella di resistere alle temperature fredde, a patto che non siano particolarmente rigide. Non ama il caldo ed è consigliabile tenerla in ambienti che non superino i 18° C per garantire alla pianta un buono stato di mantenimento. Tenetelo sempre lontano dai termosifoni e dalla luce troppo forte.

In periodo estivo e primaverile, il ciclamino può stare anche all’aperto – in giardino o in balcone – a patto che ricordiate di spostarlo in luoghi ombreggiati durante le ore di sole intenso. Per lo stesso motivo è consigliabile spruzzare della semplice acqua sulle sue foglie, per assicurargli un grado di umidità adatto alla sua crescita.

Terreno e concimazione: un letto fertile

Tutte le piante di ciclamino, indipendentemente dalla specie di appartenenza, avrebbero bisogno di un terreno molto fertile, composto per metà da terriccio di foglie di faggio, per un quarto da foglie di torba e per la restante parte da un mix di terricciato e sabbia. Prediligono i fertilizzanti liquidi complessi, soprattutto in periodo autunnale estivo, e con un alto grado di potassio in fase di fioritura.

Nonostante la sua resistenza al freddo, si tratta di una pianta delicata che necessità di una particolare attenzione al giusto tasso di umidità. Tra le malattie più frequenti, infatti, sono quelle dovute a muffe e batteri provocati da un terreno troppo bagnato.

Prendetevene cura stando attenti a campanelli d’allarme come macchie gialle diffuse e foglie poco toniche. Eliminate subito i fiori appassiti sfruttando un piccolo e semplice trucco: sciogliete della cera ed applicatela ad altezza del taglio che avete effettuato, in questo modo eviterete possibili infezioni.

Curiosità e significati

Nel linguaggio dei fiori, il ciclamino ha molteplici significati e altrettante leggende legate alla sua storia. Secondo Plinio il vecchio, possedere una pianta di ciclamino consentiva un'ulteriore protezione da fatture e filtri malefici, mentre Teofrasto sosteneva che fosse una pianta in grado di favorire la fertilità delle donne, favorendo così il concepimento. Oggi, è soprattutto una pianta da regalare nel periodo pre-natalizio per portare un tocco di colore nelle case dei nostri cari. 

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I segreti della Tillandsia: il garofano d’aria

La tillandsia è un genere appartenente alla famiglia delle Bromeliaceae del Centro America.
Esistono oltre 500 specie, tutte accomunate dall’assenza di radici sotterranee. La loro particolarità, infatti, consiste nell’assorbire il nutrimento dall’umidità dell’aria.

Il loro habitat naturale, si trova spesso tra le cime degli alberi o sulle rocce, ma – nelle aree dove la loro diffusione è molto ampia - è possibile trovarle anche sui pali elettrici e sulle antenne.


Come si nutrono?

La Tillandsia cattura l’umidità dell'aria grazie ai tricomi, le apposite strutture presenti sull'epidermide che conferiscono alla pianta l'aspetto tipicamente vellutato. Grazie ad essi, assieme all'umidità, viene catturato anche il pulviscolo atmosferico che contiene agenti inquinanti. Questa proprietà ha permesso di eseguire numerosi studi per il possibile utilizzo di queste piante come biorivelatori di inquinanti atmosferici.


Temperatura ed esposizione

Si tratta di una pianta che non richiede particolari cure e che si adatta facilmente ad ogni ambiente. La temperatura del luogo in cui si trova non deve mai scendere sotto i 15 °C e bisogna evitare i raggi diretti del sole, optando per una delicata penombra.

Le tillansie preferiscono una vita all’aria aperta, ma si adattano facilmente a stare in casa purché abbiano abbastanza luce e una buona ventilazione.
Tuttavia, ricorda: quando la Tillandsia gode di buona salute è meglio evitare qualunque spostamento perché un nuovo processo di adattamento potrebbe non andare a buon fine.


Annaffiatura

Le specie tenute all'aperto ricevono l'acqua da pioggia e rugiada per cui, nei periodi con precipitazioni abbondanti, non hanno bisogno di cure specifiche. In alternativa è necessario bagnarle spruzzando le foglie con acqua con un pH che sia il più neutro possibile. Se possibile, evita l’utilizzo di acqua del rubinetto perché il calcare, una volta depositato sulle foglie, potrebbe danneggiare i tricomi.
Evita a tutti i costi la sovrabbondanza e il ristagno d’acqua. La tillandsia ha bisogno di un’annaffiatura più abbondante in primavera e in estate, mentre va molto limitata in autunno e inverno. A questo va aggiunto che, se la luce è poca, il bisogno di acqua è ancora minore.
Da ottobre ad aprile è necessario diradare le nebulizzazioni a una volta ogni 15 giorni, evitando di bagnare il centro delle rosette. Le piante di foglie filiformi vanno vaporizzate più spesso di quelle con foglie carnose, mentre le piante fiorite richiedono maggior quantità di acqua.


Concimazione

All’interno del loto habitat naturale, le tillandsie ricevono l'apporto nutritivo essenziale per la loro crescita. Tuttavia, se allontanate dal luogo d’origine, possono dover sopperire ad alcune mancanze con l’aiuto di fertilizzanti composti in parti uguali di azoto, fosforo e potassio in parti uguali (un grammo da diluire in un litro d'acqua), da vaporizzare sulle piante due volte al mese in primavera/estate e una in inverno.


Parassiti

Le Tillandsie hanno una buona resistenza alle malattie, ma sono spesso oggetto di attacchi da parte di afidi e cocciniglie.
Foglie increspate o ingiallite, boccioli che seccano, depositi biancastri sulla pianta, sono campanelli d'allarme che vanno contrastati con prodotti efficaci e specifici da richiedere presso il vivaista di fiducia.

 

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La Grevillea e le sue Scintille di Colore

Il genere Grevillea è un sempreverde appartiene alla famiglia delle Proteaceae, originario della Nuova Zelanda e dell’Australia.

È una pianta dal portamento arbustivo e arboreo. Nonostante la maggior parte delle specie tenda a rimanere di piccole dimensioni, esistono casi un cui questa pianta può raggiungere anche la conformazione di un vero e proprio albero.

Clima

La Grevillea non richiede cure particolari. Per crescere sana e rigogliosa è sufficiente clima mite, con temperature primaverili/estive intorno ai 19° C, mentre quelle invernali non devono mai scendere sotto i 7° C.

Annaffiatura

Nel periodo primaverile-estivo va annaffiata in maniera abbondante, lasciando asciugare il terreno in superficie tra un’annaffiatura e l’altra. Se le temperature diventano troppo elevate potrebbe essere necessario nebulizzare la chioma. In autunno e in inverno va annaffiata quanto basta per non far seccare il terreno.

Rinvaso e Terreno

Ogni anno, ad inizio primavera, la Grevillea va rinvasata utilizzando un terreno leggero e non calcareo, formato da terriccio da giardino, torba e sabbia grossolana che favorisce il drenaggio dell’acqua d’annaffiatura in eccesso.

Concimazione

Per tutta la primavera/estate, la pianta va concimata ogni due settimane, diluendo del concime liquido nell’acqua d’irrigazione. Il concime scelto, oltre ad avere i macroelementi quali azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) dovrebbe presentare anche microelementi quali il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo). Il fosforo, invece, dev’essere presente in quantità minima.

Potatura

Durante la stagione primaverile, dopo il rinvaso, la Grevillea va potata prima della ripresa vegetativa. In questo modo viene regolata sia la crescita sia la forma della pianta, favorendo la ramificazione.

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Fiore d’Anthurium, simbolo d’amore e amicizia

L’Anthurium – comunemente detto Anturio - è una pianta appartenente alla famiglia delle Araceae, originaria delle zone tropicali del Sud America. Proprio a causa della sua provenienza, necessita di ambienti molto umidi e con temperature elevate. Non gradisce gli sbalzi di temperatura ed è molto importante che quest’ultima non scenda mai sotto i 15° C.

La sua sistemazione ideale è in penombra e al riparo da possibili correnti d'aria. Nonostante la fioritura avvenga solitamente una sola volta l'anno, nel periodo estivo, delle condizioni ottimali possono permetterle di fiorire tutto l'anno.


Terreno e rinvaso

L’anturio ha bisogno di un substrato grossolano, ricco di sostanza organica e con un pH tra 5 e 6.
Il rinvaso dovrebbe avvenire ogni due anni, utilizzando un terreno composto per 3 parti da torba, 1 di sfagno tritato e dei pezzi di carbone misto a legno.


Annaffiatura

Il terreno non deve mai rimanere asciutto. Adoperando un sottovaso con della ghiaia, consentirai alla pianta di mantenere le radici lontane dal contatto diretto con l’acqua. In questo modo otterrai un ambiente umido senza il rischio di far martire le radici.

Nei mesi di caldo intenso, è buona abitudine nebulizzare la pianta mattina e sera.
Pulisci periodicamente le foglie dalla polvere con l’aiuto di uno straccio morbido leggermente inumidito.


Concimazione

Il concime liquido scelto dovrà essere ricco di azoto, fosforo e potassio, magnesio, ferro, manganese, rame, zinco, boro e molibdeno. Adoperalo da aprile fino a settembre ogni due settimane.


Malattie e Parassiti

Se le foglie ingialliscono fino ad appassire, la motivazione può essere individuata nelle correnti d’aria o da un’annaffiatura errata. Quando invece i fiori non sbocciano è possibile che la concimazione non sia sufficientemente ricca.

Le macchie farinose sulla pagina inferiore delle foglie, possono essere indicatori di un attacco da parte della cocciniglia. Rimuovetela con un batuffolo di cotone imbevuto d’alcool.

Gli afidi o “pidocchi” sono dei piccoli afidi da eliminare con un antiparassitario specifico. In questo caso, chiedi prima consiglio al tuo vivaista.


Significato

Grazie alla loro forma che sembra voler ricordare un cuore, i fiori della pianta di Anthurium le hanno permesso di diventare simbolo di amore e amicizia, rappresentando il regalo ideale per una persona a noi cara.

 

 

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