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Articoli filtrati per data: Febbraio 2014

PREPARIAMO LE FOGLIE DI SALVIA FRITTE

La salvia, oltre ad essere una tra le piante aromatiche più apprezzate in cucina, è ottima preparata in pastella come antipasto o stuzzichino da aperitivo.

Ingredienti per la pastella:

20 gr di foglie fresche di salvia
100 gr di farina
125 ml di birra
Sale q. b.
1 albume d’uovo
1 cucchiaio di olio d’oliva

Procedimento:

Versa la farina in un recipiente, aggiungendo lentamente la birra ben fredda e mescolando delicatamente con una frusta per impedire la formazione di grumi; aggiungi il sale e l’olio, copri la ciotola con un panno e lascia riposare il composto per almeno mezz’ora.

Monta a neve l’albume d’uovo con un pizzico di sale e incorporalo delicatamente alla pastella. Assicurati di aver già lavato e asciugato le foglie di salvia, quindi intingile una ad una nel composto.

Friggile in abbondante olio caldo, rigirandole su entrambi i lati fino ad ottenere una leggera doratura.

Condiscile con sale a piacimento e servile ben calde!


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CAMELIA: UN TESORO CHE VIENE DALL'EST

La pianta della Camelia (o Camellia) appartiene alla famiglia delle Theaceae. Nonostante in Italia sia conosciuta come una coloratissima pianta da fiore, in Cina e in Giappone – nel suo habitat d’origine – si presenta come un imponente arbusto legnoso capace di superare i 10 m di altezza.

Le sue foglie cuoiose si caratterizzano per la lucidità dall’effetto bagnato e per il verde intenso del loro colore. I suoi fiori sono solitari e sbocciano solitamente sui rami di un anno.


ANNAFFIATURA

La Camelia necessita di un ambiente abbastanza umido per poter sviluppare le sue gemme e va annaffiata con acqua non calcarea, essendo una pianta acidofila.
Durante il periodo più mite (primaverile/estivo), la pianta va annaffiata mantenendo il terreno costantemente umido, ma mai fradicio. Due volte alla settimana, è possibile pulirne le foglie con un’annaffiatura fogliare, evitando le ore più calde della giornata per prevenire la comparsa di bruciature scure.
In autunno e in inverno bisogna lasciar asciugare il terreno tra un'irrigazione ed un'altra.

MESSA A DIMORA

Il periodo per la messa a dimora di una Camelia è tra marzo e aprile, oppure settembre e ottobre, che generalmente corrisponde alla fase di riposo della pianta. Aspetta che abbia perso tutti i fiori e assicuragli una posizione riparata dai venti gelidi e dalla luce diretta del sole.

MALATTIE E PARASSITI

Le bruciature sulle foglie possono dipendere da cause diverse: un'eccessiva concimazione o annaffiatura e, nei casi più frequenti, una carenza di ferro.
Controlla che l'acqua di irrigazione non sia eccessivamente calcarea e che il terreno sia adatto ad una pianta acidofila. Evita assolutamente i ristagni d'acqua nel sottovaso e integra le annaffiature con del chelato di ferro.
Se tra le foglie della pianta noti la presenza di bruna e cocciniglia, puoi provare a rimuoverle con l’aiuto di un batuffolo di cotone imbevuto d’alcool. Per le piante più grandi è consigliabile procedere con un antiparassitario specifico.

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SALVIA: LA REGINA DELLA CUCINA

La pianta aromatica di Salvia è forse una delle più conosciute e delle più utilizzate in cucina, grazie al suo aroma deliziosamente delicato.
La specie che utilizziamo per le nostre pietanze è la Salvia Officinalis, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae; una pianta perenne, originaria delle aree più miti dell'Europa.


È una pianta molto diffusa nei paesi a clima mite e si presenta come un vero cespuglio capace di raggiungere fino ad un metro di altezza. I fusti più giovani si caratterizzano per il loro colore verde; diventeranno marroni e legnosi con l’arrivo della maturità.
Le foglie – ricche di olii essenziali - sono ovali e con i bordi dentellati, di un bel grigio-verde. La pagina superiore è vellutata, mentre quella inferiore è più ruvida e con nervature molto evidenti.
È una pianta che fiorisce in primavera. I fiori sono riuniti nella parte terminale dello stelo e, nelle specie più diffuse, si presentano di un bel color lilla.

COME COLTIVARLA?

La Salvia è una pianta molto facile da coltivare, ama il caldo e il sole e non tollera ambienti troppo freddi.
Può essere coltivata in appartamento e preferisce i terreni neutri o leggermente calcarei e sabbiosi, che favoriscono il drenaggio e la circolazione dell'aria. Sono assolutamente da evitare i terreni acidi e pesanti.

Va annaffiata con moderazione, evitando i ristagni idrici nel terreno. Per scongiurare le cattive condizioni della pianta, è necessario far asciugare il terreno tra un’irrigazione e l’altra.

La concimazione va fatta con un concime liquido diluito nell’acqua d’irrigazione; effettua questa operazione ogni 15 gg a partire dalla primavera e per tutta l'estate.
Se la coltivi per utilizzarla come spezia da cucina, è preferibile usare un concime con un titolo abbastanza elevato in Azoto, per favorire appunto lo sviluppo delle parti verdi.

Per quante cure possa dedicarle, la pianta di Salvia tende a degenerare dopo 4-5 anni. Trascorso questo periodo è necessario sostituirla.

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Precauzioni e cura delle piante nel mese di febbraio

Febbraio è un mese molto delicato per le nostre piante. È consigliabile prendere alcune precauzioni con trattamenti preventivi che ci aiutino a garantirne la buona salute.

Una delle minacce principali è la presenza di parassiti. Generalmente è necessario attendere la loro comparsa prima di procedere con una cura vera e propria; possiamo però prevenire la loro comparsa con un trattamento con olio minerale anticoccidico sulle piante che generalmente sono oggetto di questo tipo di attacchi.

È un buon periodo per il rinvaso. Scegli sempre un contenitore leggermente più grande di quello attuale, utilizzando un terriccio di buona qualità.
Durante questa procedura, controlla bene le radici per individuare l’eventuale presenza di parassiti. In questo caso puoi irrorare la terra con un insetticida specifico per evitare che l’insetto continui a proliferare anche nel nuovo vaso.

Se riutilizzi un vecchio vaso, puliscilo con cura per prevenire la trasmissione di possibili malattie di pianta in pianta; va bene anche un goccio di candeggina in acqua, da risciacquare abbondantemente e con cura prima del successivo utilizzo del contenitore.

Durante le giornate di caldo intenso, le temperature delle serre o i raggi del sole diretti possono provocare sbalzi quasi estivi. Per non patire l’escursione termica tra il giorno e la notte, le nostre piante dovranno essere messe al riparo in punti poco soleggiati e ben arieggiati.

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Azalea: piccola, ma dall’animo regale

L'azalea è una pianta originaria dell’Eurasia e dell’America. Appartiene al genere Rhododendron, della famiglia delle Ericaceae a cui deve l’elegante fioritura. Esistono centinaia di specie con altrettante variazioni di colore e struttura, infatti, non tutte le piante di azalea sono adatte alla caratteristica coltivazione in bonsai.

Esposizione stagionale

L’habitat ideale per la nostra pianta di azalea è il sottobosco, per cui dovremmo cercare di collocarla in un ambiente ben ventilato ma umido e con luce filtrata.
Nel periodo di crescita delle nuove foglie, in primavera, l’Azalea andrebbe esposta alla luce del mattino per favorire la fioritura e lo sviluppo della vegetazione.
È una pianta che non sopporta le alte temperature. In periodo estivo bisogna proteggerla dal caldo, riparandola dal sole per tutto il giorno. Per ricreare le ideali condizioni di umidità esiste un piccolo trucco: utilizzate un sottovaso, riempitelo di ghiaia e mantenetela costantemente umida. In autunno continuiamo a ripararla dalla luce diretta del sole, esponendola solo a quella mattutina. In inverno è possibile tenere la pianta all’aperto, purché in posizione semi-ombreggiata. In caso di gelate, tenetela il più possibile al riparo.
 

Come annaffiarla? 

L’azalea è una pianta che richiede  un terreno costantemente umido. Bisogna annaffiarla con abbondanza e costanza. Essendo una pianta acidofila, non tollera la presenza di calcio nell’acqua di irrigazione; meglio evitare l’acqua del rubinetto e utilizzare quella piovana, oppure addolcirla con un prodotto decalcificante.

 

Potatura: come e quando tagliare

Se vuoi mantenere la tipica forma a bonsai, dovrai armarti di forbice più volte per evitare che la tua pianta di azalea si trasformi rapidamente in un cespuglio senza forma.
La primavera è la stagione perfetta per operare una giusta potatura di mantenimento. Elimina tutti i fiori secchi e opera una potatura più decisa nei rami inferiori, dove la pianta tende ad espandersi maggiormente. 
Se il perimetro dei rami potati è maggiore di 2 cm, effettua una vera e propria medicazione con la pasta cicatrizzante.

Rinvaso e concimazione

È possibile compiere il rinvaso durante tutto il periodo invernale, rischiando però di perdere la fioritura. Come per la potatura, il periodo ideale è quello di aprile-maggio con cadenza ogni due o tre anni.
Dopo aver sfilato il bonsai dal vaso, tagliate le radici in eccesso medicando quelle che superano i 2 cm di perimetro. Sistemate la pianta con un substrato di kauma e tenete la pianta lontano dal sole per almeno un mese.
 

Al sicuro dai parassiti

Cocciniglia, ragno rosso e fumaggine sono tra le patologie più comuni per l’Azalea. È possibile difenderle con dei trattamenti preventivi durante la stagione calda.

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SEMINE E PIANTAGIONI DI FEBBRAIO

Se vivi in una zona dal clima mite e hai uno spazio sufficientemente luminoso, puoi preparare il terreno per le piante che cresceranno nei mesi successivi.

Il terreno per le semine di febbraio

Già in questi giorni è possibile dare il via alla semina di moltissime piante da fiore, avendo la cura di disporle in semenzai da tenere lontani dal freddo, in una serra o con l’aiuto di un riparo in agritessuto. Creiamo una composta per la semina con del terriccio universale e sabbia, riempiendo i vasi o i semenzai che devono essere annaffiati prima di porre i semi a contatto con il terreno.

La bocca di leone, l’amaranto, la calendula, la dalia, il garofano, la primula, la viola e la salvia sono solo alcune delle piante che possiamo seminare a febbraio e che nelle settimane successive si prepareranno per essere spostate in giardino o sul terrazzo in periodo primaverile.

Poniamo a dimora i nuovi arbusti

Approfitta delle giornate più calde per porre a dimora i nuovi arbusti che raggiungeranno il massimo della loro fioritura in primavera.
Se hai un semenzaio, puoi anche seminare piante perenni o annuali come salvia, tageti, lavanda, papavero e verbena.

Non dimentichiamo l’orto

Comincia a preparare le verdure in un semenzaio al coperto; pomodori, melanzane e peperoni saranno pronti per la fine di marzo. Insalata, carote spinali e ravanelli vanno preservati in serra, mentre i bulbi di cipolla possono già essere posti in piena terra.

Qualche accorgimento

Hai preparato il terreno per le piante che cresceranno nei  giorni successivi?
Elimina le piante infestanti, stando attento a rimuoverle sin dalla radice, arricchisci il terreno con dei concimi organici maturi e lavoralo in profondità.

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GIARDINAGGIO A FEBBRAIO: PREPARIAMOCI ALLA POTATURA

Febbraio è un mese di transizione per le piante da fiore. La primavera si avvicina e dobbiamo imparare ad essere lungimiranti per facilitare la crescita dei germogli e dei boccioli che nasceranno con i primi tepori.

Puliamo il terreno

Se hai un giardino, il primo passo è sicuramente la rimozione delle foglie morte e dei rami secchi che appesantiscono e soffocano il terreno. Utilizza un rastrello e stai attento a sfiorare delicatamente la terra per non danneggiare le radici che potrebbero trovarsi in prossimità della superficie.

Qualche eccezione

Prima di procedere alla potatura, ricorda che non tutte le piante hanno gli stessi tempi di fioritura. Tutte quelle che fioriscono a fine inverno vedranno nascere i nuovi boccioli sui rami dell’anno precedente; potarli vorrebbe dire eliminare gran parte delle nuove gemme e sfoltire significativamente la fioritura. In questo caso, bisogna potarle solo dopo aver visto sbocciare i nuovi fiori.

Le piante come le siepi, le rose e tutte quelle che fioriranno nei prossimi mesi producono i loro germogli sui nuovi rami; dobbiamo potarle per favorirne al meglio lo sviluppo.

Un esempio?
Alcuni tipi di rose producono le gemme da fiore solo sui rami semi legnosi freschi. Se vogliamo veder spuntare i nuovi rami fioriferi, possiamo potarle lasciando tre o quattro gemme.

E tu, come stai preparando le tue piante alla primavera?

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